Che voi lo chiamiate ravanello o rapanello, la pianta è sempre la stessa. Il suo nome scientifico è Raphanus raphanistrum sativus e deriva dalla famiglia delle Brassicaceae. La pianta è una pianta che non ha bisogno di molto spazio date dimensioni molto ridotte. Inoltre, il vantaggio di questo ortaggio, è che viene raccolto in meno di due mesi.
Caratteristiche morfologiche del ravanello
La parte aerea è rappresentata da foglie lobate con un lungo gambo sottile; La pianta può arrivare ad un massimo di 30cm circa; quando arriva alla fioritura, i fiori si presentano con quattro petali, di colore rosa, bianco o violetto.
La parte radicale invece, che è quella che interessa di più al coltivatore, avviene l’ingrossamento della radice carnosa (ovvero la parte commestibile della pianta), seguito successivamente da una radice principale, la quale si ramifica in altre radici molto più ridotte.
Semina del ravanello
Il vantaggio di questo ortaggio, è che puoi seminarlo quando vuoi, esclusi i mesi più caldi dell’anno. Questo fa si che puoi avere ravanelli ogni momento che vuoi sulla tua tavola.
Per quanto riguarda il sesto d’impianto potete lasciare 3-4cm sia sulla fila che tra le file. Risulta molto relativo viste le dimensioni del frutto e dello spazio che può occupare la pianta.
Per questo tipo di ortaggio è possibile utilizzare tranquillamente il terriccio universale.
Coltivazione del ravanello
Il ravanello ha bisogno di un terreno drenante. Difatti, se per caso dovessi avere un terreno prettamente argilloso, conviene importare un po’ di sabbia, in modo da rendere il terreno più drenante. Per quanto riguarda l’esposizione alla luce, conviene sempre mettere le proprie piantine in una zona soleggiata.
L’irrigazione invece, ha bisogno di un buon quantitativo di acqua, ma non bisogna eccedere per evitare di creare ristagni idrici e la sua successiva morte a causa di marciume radicale.
Dopo che si ha piantato le piantine, annaffiate e che abbiano preso un buon quantitativo di luce, arrivati al mese dalla messa a dimora, si può iniziare la raccolta.
In caso si volesse effettuare una concimazione, può bastare benissimo il compost. Il ravanello non ha bisogno di tutta questa concimazione per poter crescere bene.
Malattie e cure del ravanello
Durante la coltivazione del ravanello, è possibile riscontrare delle malattie che possono dare problemi alla pianta nella crescita e nella formazione del frutto. La stragrande maggioranza delle volte è causato da un’eccessiva umidità presente. Ecco le malattie più comuni che si possono incontrare durante il percorso:
- Muffa bianca: si presenta di una polverina biancastra sulle foglie e sul fusto della pianta.
- Peronospora: si manifesta con macchie gialle e marroni sulle foglie.
- Ruggine: caratterizzata da macchie di colore arancione scuro sulle foglie e sul fusto (colore della ruggine).
- Marciume radicale: si manifesta con rammollimento delle radici o, ancora peggio, la morte di esse, causando poi la morte stessa della pianta.
Per contrastare tutte queste problematiche, bisogna stare molto attenti all’irrigazione e anche all’esposizione delle piantine. Se si mette il ravanello già in un punto del giardino che è umido e non arriva luce, c’è una buona probabilità che queste malattie si manifestino.
Varietà del ravanello
Ecco qui alcune varietà del ravanello:
- Rosa
- Grigio scuro
- Verde e giallo
- Daikon bianco
- Nero spagnolo